La decisione di far confluire il proprio patrimonio in uno o più comparti dedicati rappresenta una soluzione di grande efficienza in quanto:
- semplifica la gestione amministrativa dell’operatività sul portafoglio (le Fondazioni, ad esempio, non dovranno più contabilizzare ogni singola operazione effettuata dai gestori);
- consente di avere un interlocutore unico che si interfaccia con i vari provider (ad esempio per gli aspetti amministrativi e contrattuali i rapporti con gestori e banca depositaria sono tenuti dalla Manco);
- è idonea a far perseguire ottimizzazione dei costi e benefici fiscali (per le Sicav il momento impositivo è alla dismissione finale e non, come per le GPM, sul risultato maturato anche se non realizzato, inoltre plus e minus si compensano);
- permette una maggiore flessibilità ai gestori consentendo loro di adottare strategie coerenti con la natura di «investitore di lungo periodo» (si pensi ai derivati a copertura dei rischi, che normalmente per le Fondazioni costituiscono una difficoltà contabile non banale);
- inserisce il patrimonio in un «sistema disciplinato» ovvero, regolamentato, vigilato ed attentamente controllato in linea con le normative di settore e le migliori best practice.
Al contempo:
- non implica la necessità di cambiare le strategie di gestione, né la composizione del portafoglio;
- non pone alcun vincolo circa i soggetti a cui affidare l’attività di gestione dei portafogli.
Interno Palazzo Altieri , sede di Banca Finnat Euramerica S.p.A.